Le prime calcolatrici tascabili
L’idea di una macchina da calcolo è antica, ancora con gli egiziani c’erano rudimentali macchine per il calcolo manauli ma come la intendiamo noi oggi il primo prototipo risale al grande Blaise Pascal; la nascita delle calcolatrici portatili è stata quando si è iniziato l’uso di circuiti integrati prestampati che venivano chiamati chips cioè oggetti piccoli di superficie quasi piatta, e la cui potenza di calcolo,come aveva previsto già nel 1965 Gordon Moore, andava raddoppiandosi ogni due anni: la cosiddetta “legge di Moore” infatti che è servita negli ultimi trent’anni per favorire anche lo sviluppo dei personal computer è stata utilizzata per la prima volta con le calcolatrici.
La sua particolarità è stata nella miniaturizzazione e negli sviluppi tecnologici legati all’elettronica, inclusi gli apparecchi radio e i primi sensori e un notevole miglioramento si è avuto nel costo che a partire dal 1973-74, con il modello della calcolatrice Sinclair (poche decine di sterline), cominciò a diventare accessibile ai privati, scendendo alla fine del decennio come costo fino a qualche dollaro, ovvero qualche migliaio di lire.
Si poté così cominciare a parlare di “una calcolatrice tascabile”, mentre le sue dimensioni si avvicinavano a quelle standard di una card, già familiare in particolare agli americani per il diffondersi delle carte di credito. Alla fine degli anni ’70 ci fu un’altra importante innovazione ovvero l’introduzione nella calcolatrice di un micro-pannello solare che permetteva l’alimentazione direttamente dalla luce solare o artificiale. Il problema stava nel fatto che al buio o in luce scarsa o incerta la calcolatrice rischiava di non funzionare; il vantaggio, nel fatto che non c’era più bisogno di batterie da ricaricare e l’energia era a costo zero . L’uso di micropannelli solari per le calcolatrici fu anche uno dei canali attraverso i quali si diffuse la conoscenza e la popolarità, di questa forma di energia che oggi è molto diffusa anche per alimentare altri oggetti.Poi le calcolatrici si sono perfezionate e molti marchi ne hanno creato diversi modelli come le calcolatrici casio scientifiche o le famose calcolatrici sharp.
Si arrivò così allo sviluppo di calcolatrici di dimensioni molto piccole e comode anche da mettere nel portafogli. Una dozzina di bottoni, un piccolo display a cristalli liquidi ed ecco la mini calcolatrice tascabile che divenne il primo passo di una rivoluzione micro-elettronica che stava cominciando: e forse proprio alla novità che rappresentavano più che all’uso pratico che se ne faceva, si deve la straordinaria popolarità di questo oggetto di uso quotidiano .