Bonus alle famiglie nel decreto rilancio in Italia
Bonus alle famiglie
Il Governo ha approvato il cosiddetto Decreto Rilancio, che offre provvedimenti e bonus alle famiglie per limitare la crisi economica causata dalle misure di restrizione per l’epidemia di coronavirus, che ha colpito vari settori. Il fondo stanziato è 55 miliardi di euro, per sostenere cittadini e imprese.
Lavoratori privati e pubblici
Per il periodo di emergenza, i lavoratori dipendenti del settore privato che hanno almeno un figlio minore di 14 anni hanno diritto di lavorare in modalità smart work a meno che l’altro genitore sia a casa in disoccupazione o che usufruisce di altre misure di sostentamento al reddito.
Smart work anche per i dipendenti del settore pubblico durante tutto il periodo di emergenza.
I lavoratori privati con figli fino ai 12 anni hanno diritto a un congedo al 50% fino al 30 luglio.
Bonus baby sitter
Il famoso bonus baby sitter sale da 600 a 1000 euro e può venire utilizzato anche per l’iscrizione a campi estivi, a servizi educativi territoriali e servizi ricreativi per la prima infanzia.
Tale bonus per i lavoratori dei settori sicurezza, difesa e soccorso pubblico e sanitario pubblico e privato viene maggiorato a 1000 euro.
Il bonus deve venire usato per pagare le prestazioni di baby sitter regolarmente assunte, a partire dal 5 marzo 2020, il giorno in cui le scuole sono state chiuse a livello nazionale e fino al 31 luglio.
Il bonus sarà erogato come voucher dall’INPS.
Le istruzioni iniziali operative per presentare domanda sono presenti nella circolare n. 44 del 24 marzo 2020.
Qui l’INPS spiega come fare richiesta, indica i requisiti che servono per ottenere il bonus e come funziona il Libretto Famiglia attraverso il quale verrà erogato.
Tale misura può essere effettuata solo in sostituzione a eventuali congedi parentali.
Il bonus verrà quindi usato per pagare le prestazioni delle baby sitter che si sono tenute a partire dal 5 marzo 2020, giorno in cui le scuole sono state chiuse su base nazionale e fino al 31 luglio
Il bonus verrà erogato come voucher dall’INPS, per un importo pari a 600 euro da usare per pagare baby sitter regolarmente assunte.
Il decreto Cura Italia
Il decreto Cura Italia, che si trova nella Gazzetta Ufficiale del 17 marzo 2020, prevede che tale bonus può venire richiesto solo dai genitori di bambini con età inferiore a 12 anni.
Hanno diritto al bonus di 600 euro quindi i dipendenti di aziende private, i lavoratori autonomi e quelli iscritti alla Gestione Separata INPS, mentre possono richiedere quello di un valore massimo di 1000 euro i lavoratori dipendenti del settore sanitario (pubblico o privato e accreditato), il personale della sicurezza, della difesa e del soccorso pubblico impiegato in attività connesse all’emergenza COVID-19.
Per nucleo familiare non si possono superare i limiti di 600 e 1.000 euro; quindi se nel nucleo familiare sono presenti più figli di età inferiore a 12 anni, l’importo rimarrà lo stesso.
Nella domanda i genitori andranno quindi a indicare un importo parziale per ciascun figlio fino a 12 anni d’età, nel limite della somma massima che si potrà ricevere.
Nel caso di genitori che non sono parte dello stesso nucleo familiare, il bonus va al genitore convivente con il minore.
L’INPS spiega che il bonus spetta:
ai genitori di figli con età inferiore a 12 anni alla data del 5 marzo 2020;
in caso di adozione e affido preadottivo;
oltre il limite d’età di 12 anni, solo in presenza di figli con handicap e in situazione di gravità, se iscritti a scuole di ogni ordine grado o ospitati in centri diurni assistenziali.