Coltivazione del giglio
I bulbi di giglio
Il giglio è una pianta bulbosa, vale a dire che si pianta con i bulbi.
La coltivazione del giglio non presenta grandi difficoltà, anzi è tra i fiori più semplici da coltivare e da risultati ottimali.
Bisognerà però sistemare la pianta in una zona che riceva circa sei ore di luce solare ma non di più.
Va posto in un terreno soffice e non troppo asciutto e ricco di sostanze organiche. Il bulbo di giglio va messo a dimora in primavera o in autunno, a una profondità nel terreno di almeno 10 – 15 centimetri e a una distanza di almeno 2 cm uno dall’altro.
Il terreno deve essere ben drenato, per evitare i ristagni di acqua, e le annaffiature devono essere copiose solo nel periodo della fioritura.
Tutte le varietà di gigli
Il giglio annovera circa ottanta specie differenti oltre agli ibridi creati con la coltivazione. Il giglio è coltivato per uso ornamentale, in giardini, aiuole e terrazzi.
Tutte le varietà di gigli sono divise in quattro categorie principali secondo la forma e le caratteristiche peculiari.
Troviamo i gigli martagon con fiori penduli e petali ricurvi all’indietro, anche con tonalità scure dal rosso al rosa.
I gigli isolirion hanno fiori eretti e a forma di imbuto colore giallo come il lilium croceum.
Gli eulirion presentano fiori orizzontali a forma di trombetta e molti hanno fiori color bianco.
Gli Archelirion invece hanno fiori dai petali larghi e aperti.
Cosa fare con i gigli sfioriti
Dato che il bulbo è una pianta stagionale, conviene prelevare dal terreno i bulbilli ogni anno, per metterli in un luogo fresco e asciutto fino alla primavera seguente.
Se ci domandiamo cosa fare con i gigli sfioriti, quindi bisogna aspettare che si secchino, e poi si possono togliere dalla terra e mettere a riposo in un luogo fresco e asciutto fino a primavera.
In ogni caso ricordate di tenere i bulbi, perchè sono quelli che producono nuove piantine di giglio.